lunedì 16 agosto 2010

Fondo di garanzia anti sfratti a Brescia

BRESCIAOGGI Domenica 25 Luglio 2010 - Irene Panighetti CRONACA, pagina 17
L’INCONTRO. Istituzioni e associazioni condividono la proposta avanzata dalla Prefettura per arginare l’emergenza. Il locatore potrà assicurarsi la regolare percezione del canone di locazione se accetta una riduzione dell’affitto e la sospensione temporanea delle procedure giudiziarie
L’emergenza sfratti non va in vacanza: lo ribadiscono non solo le famiglie di sfrattati e le associazioni che le sostengono riunite nel Comitato Antisfratti, ma anche le istituzioni, che venerdì si sono ritrovate al «Tavolo Sfratti».
Presenti rappresentanti di Prefettura di Brescia, Questura di Brescia, Comune di BresciaProvincia di BresciaCongrega di Brescia, l'Aler di Brescia, I Sindacati degli inquilini bresciani (Sunia, Sicet, Uniat, Unione Inquilini), la A.C.B. Associazione Comuni Bresciani, la UPPI Unione piccoli proprietari immobiliari e la Associazione proprietari immobiliari per «fare il punto sulle iniziative già avviate per contenere i disagi connessi al crescente fenomeno degli sfratti per morosità - si legge nel comunicato diffuso al termine dell’incontro, dal quale è emersa - generale condivisione in ordine alla proposta della Prefettura volta alla creazione, con l’aiuto di diversi enti, di un apposito Fondo Garanzia, per mezzo del quale il locatore potrà assicurarsi la regolare percezione di canoni di locazione a condizione che accetti una riduzione degli stessi ed accordi la temporanea sospensione delle procedure di sfratto».
La Prefettura aggiunge che «hanno convenuto sull’idoneità del progetto anche l’assessorato regionale competente e le fondazioni operanti sul territorio di Brescia», nello specifico Fondazione Asm, Congrega con le fondazioni benefiche che gestisce, e Istituto San Paolo, soggetti che si sono riuniti subito dopo il Tavolo Sfratti e che in qualche settimana devono fare le proprie valutazioni «anche di carattere economico - per poi - ufficializzare il proprio impegno nel senso richiesto».
«È UN PRIMO PASSO, frutto delle mobilitazioni di questi mesi delle famiglie sfrattate - fanno sapere dall’Associazione Diritti per Tutti che, assieme a sfrattati e altre realtà solidali in questi mesi è attiva nella lotta per il diritto alla casa - ma ci riserviamo un giudizio più articolato dopo aver avuto la possibilità di analizzare i termini precisi della proposta. Ricordiamo tuttavia che c’è bisogno di finanziamenti urgenti e straordinari, altrimenti tale proposta rimarrà lettera morta e dopo la tregua di agosto la situazione precipiterà, con centinaia di famiglie che rischiano di finire in mezzo alla strada».
Diritti per Tutti osserva che la situazione è ancora bollente: venerdì mattina per l’ennesima volta è stato bloccato uno sfratto nella via simbolo dell’emergenza bresciana, via Degli Artigiani: la famiglia Boubker (genitori di origine marocchina e bambini di 4 mesi e 2 anni) aveva il quarto accesso dell’ufficiale giudiziario, ma la mobilitazione ha ottenuto un rinvio ad ottobre, quando però la situazione dovrebbe essere migliore per i Boubker, che sono in buona posizione nella graduatoria Aler e con il padre che ha trovato un lavoro part-time.
NELLE CASE della stessa via, che appartengono ad una grande proprietà (famiglia Gnutti -Di Mezza), martedì ci saranno altri accessi dell’ufficiale giudiziario con l’intervento di Diritti per Tutti, mentre sempre martedì altri blocchi di sfratti verranno messi in atto a Calvisano e Castenedolo. «Ribadiamo il principio da casa a casa e non da casa a strada - ripetono dall’associazione - non accetteremo mai che finiscano senza un tetto famiglie in condizione di morosità incolpevole e dove spesso sono presenti bambini piccoli».
Oltre alle azioni infine i militanti tornano a mettere in campo le loro richieste alle istituzioni «affinché diano un reale e urgente sostegno al reddito a tutte quelle persone che sono rimaste senza lavoro a causa della crisi».